È una forma di dermatite seborroica che interessa il 3-4% della pelle del lattante, dovuta ad un’iperproduzione di sebo delle ghiandole pilosebacee.

Si manifesta con delle piccole croste, come delle squame che possono essere secche o untuose dalla colorazione giallastra e compaiono soprattutto sul cuoio capelluto a livello della fontanella anteriore, ma anche a livello delle sopracciglia, palpebre, dietro le orecchie, fronte, mento, il cavo ascellare e l’inguine.

Generalmente compare intorno al primo mese di vita del neonato e scompare spontaneamente entro i 4-6 mesi di vita.

CAUSE

Le cause non sono legate all’uso del latte, né materno né artificiale, come ipotizzavano le vecchie credenze popolari.

Fattori scatenanti sono il passaggio degli ormoni materni attraverso la placenta responsabili dell’iperproduzione delle ghiandole sebacee. Successivamente, quando il neonato avrà sostituito tutto il sangue materno con il suo le ghiandole sebacee smetteranno di produrre sebo.

DIAGNOSI E CURA

La diagnosi è clinica, attraverso la valutazione delle squame presenti nelle zone interessate.

Al neonato raramente provoca prurito o dolore, il problema è prettamente estetico e si tratta soltanto di una situazione transitoria.

Si può aiutare la guarigione massaggiando per qualche minuto la zona interessata con un batuffolo di cotone imbevuto di olio di mandorle dolci o a base di vitamina E che permetta il distacco delle squame. Utilizzare uno shampoo delicato per neonati, perché la zona interessata del cuoio capelluto è particolarmente irritata. Non vanno mai usati pettini duri, non va sfregata la cute o usate creme non prescritte dal pediatra/dermatologo.

 

1 Comment

  • Cetty Riggio
    Posted 15 Febbraio 2021 18:11 0Mi piace

    Thanks for you review

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