L’ernia ombelicale è data dalla presenza di una protrusione verso l’esterno della parte addominale o di un organo attraverso l’ombelico.

Durante la gravidanza il cordone ombelicale passa attraverso una piccola apertura tra i muscoli addominali del feto, che dopo la nascita e con la caduta del moncone si chiuderà. Se i muscoli non si uniscono perfettamente lungo la linea mediana dell’addome possono dar vita all’ernia.

Si distinguono in base all’età d’insorgenza in:

  • Embrionale: dovuta ad un arresto dello sviluppo della parete addominale durante l’epoca embrionale. Questo tipo di ernia è molto rara ed è una forma spesso incompatibile con la vita per via della difficoltà chirurgica di ricostruire una parete addominale.
  • Fetale: è l’ernia che compare dopo il terzo mese di vita intrauterina, quando la parete addominale e l’anello ombelicale sono già formati. In questo caso, in relazione alla gravità si potrà operare chirurgicamente.
  • Neonatale: è la forma più comune e si manifesta nel periodo che va dalla caduta del moncone ombelicale ai primi sei mesi di vita. È dovuta ad un difetto di chiusura della parete addominale dopo la caduta del moncone ed in genere si risolve spontaneamente nell’arco di 6-12 mesi.

Generalmente sono ernie di piccole dimensioni, ma se di grosse dimensioni spesso sono associate a malattie metaboliche.

Non esiste una prevenzione in quanto si tratta di un difetto congenito della parete addominale.

Circa l’80% delle ernie ombelicali regrediscono spontaneamente, grazie allo sviluppo dei muscoli retti dell’addome che tenderanno a chiudere la parete.

L’intervento chirurgico viene proposto solo nei casi di ernie di grandi dimensioni o se vi sono complicanze, altrimenti si può attendere fino a 4 – 5 anni d’età del bambino.

La correzione chirurgica nelle bambine è maggiormente consigliata rispetto ai bambini perché un’alterazione della parete addominale può compromettere una futura gravidanza.

Per le ernie di piccole dimensioni, non vanno utilizzati i vecchi rimedi della nonna che prevedevano di mettere sull’ombelico cerotti, lacci, monete perché tendono ad allungare i tempi di regressione spontanea della protrusione.

Il Tummy time è utile in questi casi per favorire il rinforzo della muscolatura addominale nel neonato.

Inoltre, le mani esperte di un’osteopata potranno favorire un’adeguata funzionalità muscolo scheletrica del bacino e degli organi addominali e quindi favorire una più rapida regressione.

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